L'Arcangelo Raffaele
24 ottobre: San Raffaele
LA STORIA DELL'ARCANGELO RAFFAELE
- da cantare sulle note di "La storia di Marinella" di F. De Andrè -
Questa è di Raffaele la storia vera
che attraversò un ruscello a primavera
insieme ad un ragazzo, il buon Tobia,
che stava accompagnando per la via.
Un pesce alla caviglia morsicò
il giovanetto che si dimenò
e lo riuscì a scacciare prontamente
buttandolo nell'acqua del torrente.
"Non farlo!", disse allora Raffaele
e continuò: "Conserva cuore e fiele
dell'animale che t'ha morsicato
e il vecchio padre tuo verrà sanato!".
Il padre infatti più non ci vedeva
e di poter guarire non credeva,
fin quando a casa il figlio ritornò
e sugli occhi il rimedio gli spalmò.
"Ti vedo, finalmente, figlio mio,
ed è questo un miracolo di Dio!
Ma chi ti ha dato mai la medicina
con cui mi hai risanato stamattina?".
"È stato, o padre, il mio amico fedele:
L'Arcangelo chiamato Raffaele!
"Medicina" il suo nome vuole dire
perché è colui che tutto può guarire!".
~
Protettore di medici e malati
che risolve anche i casi disperati,
volesse Raffaele entro quest'anno
mettere fine ad ogni nostro affanno!
(versi di Rosanna Minei)
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Il Calendario dei Santi da qualche anno ha riunito in un'unica data, il 29 settembre, la festa dei tre Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Tuttavia resta tradizione per molte famiglie continuare a festeggiare San Raffaele il 24 ottobre, come si soleva fare precedentemente.
La storia dell'Arcangelo Raffaele si trova nella Bibbia, precisamente nel Libro di Tobia. Vi si narra di Raffaele che accompagna il giovane Tobia attraverso le peripezie di un lungo viaggio. Quello che ho raccontato è solo uno dei vari episodi, ma è quello che determina le caratteristiche delle rappresentazioni iconografiche dell'Arcangelo che si sono succedute nei secoli. Infatti San Raffaele viene spesso rappresentato presso le rive di un fiume insieme al ragazzo recante in mano il pesce le cui interiora guariranno suo padre dalla cecità.
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